L’Italia s’è desta

Ieri  l’editoriale di Eugenio Scalfari si chiudeva con una frase del nostro inno “Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta”.

In settimana un imprenditore di Quarrata, Pistoia, Giuliano Melani, 51 anni titolare di  un’agenzia di leasing, legata a Unicredit, comperava una pagina sul Corriere della Sera per dire agli italiani “salviamoci da soli, comperiamo i nostri titoli di Stato”.

Oggi l’On.le Stafano Graziano del PD, in mattinata annuncia di aver acquistato 5000 euro di BTP. “E’ un gesto di responsabilità. Noi che possiamo, insieme a professionisti e imprenditori dobbiamo farlo, per ridare fiducia al Paese e a noi stessi. Un modo anche di riprenderci una parte del debito pubblico che  in mano straniere.  E’ un’occasione per la classe dirigente di dare un esempio , sperando che molti italiani facciano lo stesso, ognuno nelle sue possibilità. Sarebbe un grande segnale, per i mercati, per l’Europa e per noi stessi”.

A ruota si susseguono iniziative simili. La Destra  propone di pagare l’indennità di carica dei consiglieri regionali  con I BOT.  “Un modo concreto ed efficace per contribuire concretamente sui costi della politica, dando un segnale di responsabilità e fiducia nei confronti del Paese proprio da quella classe dirigente che per prima deve credere nelle possibilità della nazione”.

E Italo Bocchino  dichiara di aver acquistato 20.000 euro di Btp. ”E’ un momento molto delicato per l’Italia e noi parlamentari per primi dobbiamo dimostrare di avere fiducia nei confronti della nostra grande economia”. E Bocchino calcola che  ”se tutti i deputati e i senatori facessero altrettanto, potremmo acquistare nelle prossime ore 20 milioni di Buoni del Tesoro”.

Un segno da parte della casta. Di quella casta che non si era voluta tagliare i privilegi e che adesso si rende conto che se il Paese deve essere salvato loro sono i primi a dover scendere in campo.

Oggi in un articolo, a firma  di Massimo Brambilla, Executive Director di Fredericks Michael & Co.,  società di consulenza con sede a New York, si legge  “Un osservatore esterno, neanche dotato di particolari capacità intellettuali, giungerebbe semplicemente alla conclusione che, in uno scenario economico in contrazione quale l’attuale, uno dei principali obiettivi della politica economica dovrebbe essere fornire alle nuove imprese quello di cui hanno bisogno per nascere e prosperare vale a dire capitale, una normativa ed una tassazione favorevoli e un mercato da cui attingere competenze. Purtroppo non sembra che la classe politica italiana sia in grado di giungere alla medesima conclusione”.

I nodi stanno arrivando al pettine, come dice l’On.le Graziano, e ci vorrebbe una posizione di saggezza, termine non esistente nel vocabolario del Presidente Berlusconi.

Ci vorrebbe quel senso della res pubblica che sembra oramai perso nelle nebbie della nostra storia. Quel senso che ha spinto il Presidente Napolitano ad acquistare di tasca sua due biglietti per la Festa del Cinema di Roma. Certo 50 euro ci sembrano una piccola cosa. Ma tanti piccoli gesti hanno fatto il nostro Stato.

E adesso vediamo quanti parlamentari acquisteranno i BTP per capire se è stato solo un gesto isolato e se l’Italia s’è desta veramente.

(pubblicato su www.malitalia.it e su www.lindro.it)