Il ritorno dei politici

Nella rassegna stampa di oggi leggo che dentro SEL (il partito di Vendola ndr) ci sono malumori. Chi ha vinto le primarie avrà, se va bene, il terzo posto nelle liste e questo vuol dire che chi è stato il più votato non è stato riconosciuto degno dal partito di essere in cima alla lista. Perchè? Perchè bisogna blindare alcuni personaggi che non si sono misurati con le primarie ma che vogliono, anzi pretendono,direi, un posto al sole solo perchè portano il nome che portano. Dentro il M5S si litiga tra Cantù e Como e leggendo un articolo sul The Guardian si scopre che per Casaleggio Grillo è come Gesù Cristo (gli deve essere rimasto impresso un film del 1973 Jesus Christ Superstar).Dentro il PD non si naviga molto meglio. Conflitti di interesse, abuso d’ufficio, affiliazioni mafiose, sono i reati di cui sono stati accusati molti dei candidati del Partito democratico. Berlusconi per candidare Dell’Utri (non potrebbe farne a meno e l’amico Marcello glielo ha ricordato per bene) lo scarica sulla lista di Miccichè dove confluiscono anche Caldoro,Scopelliti (con tutti i problemi suoi, della città di Reggio e della Calabria interna fino a Milano).
Si cercano candidati di chiara fama:la parola mafia, ahimè già tanto abusata, è la parola d’ordine per una campagna elettorale piena di termini come legalità che fra poco avrà lo stesso significato della scritta “I love mafia” sulle t shirt vendute ai turisti. E tutto sarà uguale.
Nel movimento di Ingroia intanto iniziano gli scricchiolii.I professori Gallino e Ginzbourg dichiarano che si fanno scelte, per le liste, seguendo le indicazioni delle segreterie dei partiti e con una logica spartitoria di vecchia memoria.
E che dire per l’Agenda Monti che riunisce i vecchi alleati di Berlusconi (quelli che per anni gli hanno detto signorsì) e che oggi si sentono sul cavallo del vincitore e anche loro hanno degli impresentabili che cercano di riciclare oltre a dover trovare posto ai transfughi del PDL che, ma tu guarda, si sono accorti solo ora delle stranezze del capo, Pecorella in primis.
Insomma il più pulito ha la rogna.L’unica riflessione è che la politica è tornata “peggio che pria”, senza alcun interesse per i cittadini (anzi cercando di fotterci di più e meglio), più berlusconizzata degli scorsi venti anni.
Per votare bisognerà turarsi il naso.Io lo farò con grande fatica, anche se alcune cose buone le vedo, ma non sono convinta che si voglia veramente combattere il crimine organizzato, che la priorità sia il lavoro o meglio la crescita,che si voglia una sanità più civile e razionalizzata (pensate solo alle lobby delle case farmaceutiche).Credo che la priorità vera sia posizionare se stessi (soprattutto per quelli che nel loro lavoro hanno fallito). Per adesso si azzannano ogni giorno per verificare chi è primo nei sondaggi .E a chi è primo chiederei di non gongolarsi troppo e di evitare di pensare di avere già in mano il Paese e soprattutto chiederei di guardarci, di parlarci ma non dall’alto pensando sempre che siamo cretini. Un po’ come quegli autori Tv che fanno i programmi pensando sempre che dietro il teleschermo c’è la nonna Pina di Voghera,anziana e poco scolarizzata.E’ finita quell’epoca.
(pubblicato su www.malitalia.it e malitalia.globalist.it)